SGuardi nel vuoto


Ti sei seduto di fianco a me, con degli amici. Tu sei solo, loro una coppia. 
Sei americano dall’accento. Il tuo tono, la tua risata, il tuo uso di intercalari trionfali lo confermano. Devi aver conosciuto quella coppia da poco. 

“Perche’ sei qui?” ti chiedono?

“To have fun”, rispondi senza indugio. 

Dici di essere arrivato a Grenoble qualche giorno fa, con l’idea di divertirti e di visitare il posto. Hai fatto un viaggio lungo, che é stato fin qui pieno di tappe. Racconti di aver visto laghi, monti, mare meraviglioso e sottolinei più volte di aver incontrato molte persone, alcune incredibili. Hai i capelli arruffati e una barba incolta, che appare subito in primo piano subito dopo la risata esagerata. Tutto a parole sembra ok, sei solo un simpaticone divertente che ama viaggiare... ma qualcosa non torna.

La coppia sembra non accorgersi di nulla ma i tuoi silenzi parlano da soli. Tra una risata e l’altra guardi nel vuoto, tra un racconto e l’altro sei smarrito. Le tue avventure sembrano degne di una grande vacanza ma sei terribilmente solo. Non sapevi cosa fare e hai preso aerei e treni. Racconti un te stesso che non esiste, nemmeno dentro di te. Cerchi come un matto conforto, comprensione e affetto, ma ci sono solo estranei intorno a te.

Dopo pranzo la coppia si alza, ti saluta e ti lascia un biglietto da visita.
Tu ringrazi, conservi gelosamente il foglio e lo metti nella tua borsa da viaggio.
Poco dopo saluti il cameriere e ti allontani di pochi metri; ti vedo mentre ti guardi intorno e senza fretta ti siedi ad un altro tavolino, in un bar che si affaccia sulla piazza ma dall’altro lato. Scegli subito una sedia a fianco di un distinto signore, che solitario legge distratto un quotidiano francese...

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