Abito in fondo a una grata, dove sono nata con i miei fratelli. Dalle grate arriva nutrimento, acqua, sole e aria. Costruiamo qui dentro una realtà come meglio possiamo, ci sosteniamo e ci diamo conforto. Sono felice. Recentemente un piccione del Duomo mi ha raccontato di una storiella giapponese, che dà delle rane nei pozzi una visione che non mi piace: ecco come me l’ha descritta quel volatile impertinente:
_______________________________________________
“C’era una volta una rana che viveva in un pozzo. Era lì da
tanto tempo. Era nata in quel pozzo ed era cresciuta fino a diventare una rana
adulta che ogni giorno ripuliva l’acqua dai vermi e dai microbi che vi si
trovavano. Vivendo in questo modo, era diventata bella grassa e lustra. Un bel
giorno, una tartaruga, che invece viveva nel mare, passò di lì e cadde nel
pozzo.«Da
dove vieni?».«Dal mare».«Dal mare? È grande così?» e
la ranocchia fece un salto.«No, amica mia, è molto più grande!».«Allora è grande così» e la
rana fece un altro salto, più grande.«Amica mia — rispose la
tartaruga — come
puoi paragonare il mare al tuo piccolo pozzo?». «Allora dev’essere grande così!»
e la rana si mise a saltare da un estremo all'altro del pozzo.«Che assurdità voler paragonare il mare a
un pozzo!».«No — pensò la ranocchia
che abitava il pozzo —, niente
può essere più grande del mio pozzo. Questa tartaruga è una bugiarda:
cacciamola via!»."
_____________________________________________________
Posso capire che ci siano tante rane ottuse ma non tutte siamo
così. Noi siamo nel pozzo e non possiamo uscire, siamo nate qui e forse moriremo
qui pur sapendo che fuori il mondo è grande. Amo però la mia vita da rana e quella luce che arriva dalla grata mi fa
stare bene, si prende cura di noi e ci protegge. Fuori il mondo probabilmente è vasto e se
qualcuno ce lo racconta noi siamo sempre attente; le cose a cui tengo però
sono vicino a me e ho tanto lavoro da fare per i miei fratelli. Dentro un pozzo
con la luce è per me molto meglio di essere fuori dal pozzo senza meta; più che
visitare ogni luogo del mondo vorrei prendermi cura del mio pezzo di mondo e renderlo
bello. Più che essere rana nell'universo amo l’idea di essere rana per l’universo.
Dopo la sua storiella il piccione arrogante è volato via e spocchioso ha fatto diversi volteggi in cielo sopra di noi prima di andarsene; probabilmente sarà andato qui vicino dai cani in giardino a raccontare la stessa storia. Non gli dirò mai che generazione dopo generazione stiamo costruendo una scala di fango per avvicinarci alla luce, che non abbiamo ancora risolto il problema di come aprire e chiudere la grata ma che la cosa non mi preoccupa. Lo inviterò però un giorno qui da noi lui o i suoi pronipoti, e gli mostreremo sono sicuro la bellezza di questo posto.
Commenti
Posta un commento