Con piacere pubblico una storia non mia ma
di Luca, il mio primo capo nel mondo del lavoro. Ho uno splendido ricordo e lo ringrazio
per quanto dice sotto; Di lui ricordo un momento formale in una
riunione, in cui suona ad un certo punto il suo telefono con una suoneria speciale:
“Fermi tutti, scusatemi un attimo, è mio figlio e devo rispondere”
In quel semplice gesto ho capito che non valeva la pena pensare esclusivamente
al contenuto della riunione, che le priorità lavorative non sono separate dalla
quotidianità e soprattutto che potevo ambire ad essere la stessa persona in
tutti gli ambienti.
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Oggi finisce il mese di aprile e senza avere la pretesa di sostituirmi al
racconto che vorrai caricare sul sito ti racconto una storia. 60 anni fa
nasceva un bambino a Milano che sarebbe diventato uomo come tutti noi. Massimo
un uomo gentile, disponibile, pacato ma determinato che per fortuna ho
conosciuto e con me tanti altri lo hanno incontrato. La sua vita semplice ma
ricca di quegli avvenimenti reali e non artefatti s'è spenta qualche giorno fa
in una dimensione terrena ma surreale. Questa pandemia tra i tanti disastri che
sta producendo rende ancora più duro il distacco per chi resta e per chi ci
lascia; fa mancare l'ultimo abbraccio, l'ultimo sorriso , l'ultimo bacio sul
volto rigato dalle lacrime.
Pensando spesso a lui ed al suo modo di essere mi
sono sbocciate delle parole che messe assieme tentano di esprimere
paura, angoscia, speranza e serenità. Sensazioni e sentimenti che
seguono ad un evento così netto come la morte che per chi ha una Fede
rappresentano invece un passaggio temuto ma atteso.
INCOMPIUTA
Non potrò più vedere i tuoi occhi ma non smetterò
di guardarti
Non potrò più accarezzarti le mani ma le sentirò
stringermi
Non potrò più pensare a cosa fare assieme ma sarai
sempre con me
Non potrò più ascoltare la tua voce ma mi guiderà
nei momenti decisivi
Non potrò più addormentarmi con te ma sarai sempre
nei miei sogni
Non potrò più farti un regalo ma tu mi hai fatto
quello più grande
Non potrò più ricevere le tue telefonate ma me le
ricorderò tutte
Non potrò più cercare il tuo appoggio ma mi hai
già dato tanta forza
Non potrò più festeggiare i momenti rituali della
famiglia ma non per questo non dovranno accadere
Non potrò più viaggiare perché la nuova dimensione
mi sazia
un abbraccio
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